Ep. 39 - Progetti segreti: Dalla Blue Book alla AATIP

June 9th at 9:00am Roberto Travagliante

Immaginate stanze nascoste in edifici governativi, arredamenti minimali tra cui spiccano enormi schedari e scrivanie con cartelle e fascicoli etichettati come “Top Secret”, oltre a porte ad apertura elettronica, accessibili soltanto a pochi eletti. Dentro quei dossier, testimonianze inquietanti, fotografie sgranate di luci nel cielo e rapporti su oggetti che sfuggono a ogni spiegazione logica. Da decenni, governi e agenzie di intelligence in tutto il mondo investigano su fenomeni che non possono essere ignorati, ma che ben pochi conoscono davvero. Cosa sanno realmente? Stanno nascondendo qualcosa?

Oggi ci addentreremo nei progetti segreti del governo americano che hanno tentato di fare luce, o forse di nascondere per qualcuno, ciò che accade nei nostri cieli. Dalla famosa operazione “Blue Book” alla controversa “AATIP”, il mistero degli UFO è stato oggetto di investigazioni ufficiali per decenni. Eppure molte domande rimangono senza risposta.

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Ep. 39 - Progetti segreti: Dalla Blue Book alla AATIP

Trascrizione dell'episodio

Immaginate stanze nascoste in edifici governativi, arredamenti minimali tra cui spiccano enormi schedari e scrivanie con cartelle e fascicoli etichettati come “Top Secret”, oltre a porte ad apertura elettronica, accessibili soltanto a pochi eletti. Dentro quei dossier, testimonianze inquietanti, fotografie sgranate di luci nel cielo e rapporti su oggetti che sfuggono a ogni spiegazione logica. Da decenni, governi e agenzie di intelligence in tutto il mondo investigano su fenomeni che non possono essere ignorati, ma che ben pochi conoscono davvero. Cosa sanno realmente? Stanno nascondendo qualcosa?

Ciao a tutti, audaci esploratori dell’ignoto, e benvenuti a questa nuova puntata di “UFO: primo contatto alieno”, il podcast dove parliamo dei misteri legati alle apparizioni degli UFO e dove diamo libero sfogo alle domande che ci portano oltre ciò che conosciamo e oltre il cielo che vediamo. Quelle domande sui fenomeni che non riusciamo ancora a spiegare, ma che neanche possiamo ignorare.

Io sono Roberto Travagliante e oggi ci addentreremo nei progetti segreti del governo americano che hanno tentato di fare luce, o forse di nascondere per qualcuno, ciò che accade nei nostri cieli. Dalla famosa operazione “Blue Book” alla controversa “AATIP”, il mistero degli UFO è stato oggetto di investigazioni ufficiali per decenni. Eppure molte domande rimangono senza risposta.

L’interesse verso l’osservazione di oggetti volanti non identificati, almeno così come la intendiamo oggi, ha inizio nel pieno della Guerra Fredda. Nel 1947, lo stesso anno dell'avvistamento di Kenneth Arnold e dell'incidente di Roswell, l'attenzione per i fenomeni aerei non identificati era ai massimi livelli. Gli avvistamenti aumentavano, e con essi il timore che questi oggetti potessero essere velivoli spia sovietici o, forse, qualcosa di molto più sconvolgente.

E’ in questo clima, un clima di costante angoscia o tensione, che il governo degli Stati Uniti decise di intervenire.

Così nacque il ”Progetto Blue Book”.

Tra il 1952 e il 1969, l'Air Force americana raccolse migliaia di rapporti su avvistamenti di oggetti volanti non identificati, cercando di analizzarli e di catalogarli. Il “Progetto Blue Book” divenne così il più grande sforzo mai compiuto per studiare scientificamente gli UFO.

Tuttavia, sebbene guidato almeno inizialmente con grande serietà, con il tempo fu accusato di essere una mera copertura governativa con la finalità di tranquillizzare il pubblico, tentando di offrire spiegazioni convenzionali e archiviando i casi più inquietanti come "fenomeni naturali" o "errori di osservazione" o “suggestione”.

In effetti, ci sono numerosi dossier che non hanno mai trovato una spiegazione adeguata. E persino il capo scientifico del progetto, il Dr. J. Allen Hynek, inizialmente scettico, ha cambiato idea nel corso degli anni in merito ad alcuni eventi, convincendosi che alcuni degli avvistamenti non potevano essere spiegati in termini terrestri. Se vi interessa, ne abbiamo parlato nella prima puntata del podcast.

Poi, improvvisamente, nel 1969, il governo statunitense decise di chiudere il “Progetto Blue Book”, dichiarando che gli UFO non rappresentavano una minaccia per la sicurezza nazionale. Ma era davvero così? O c’era qualcos’altro sotto?

In effetti, negli anni seguenti, sembrò inizialmente che la questione UFO fosse stata messa a tacere. Ma dietro le quinte, l'interesse militare e governativo per questi fenomeni non era affatto svanito. Anzi, fu solo spostato in programmi ancora più segreti.

Arriviamo così ai giorni nostri. Infatti, nel 2007 venne alla luce un nuovo progetto governativo: l’”Advanced Aerospace Threat Identification Program”, meglio conosciuto come “AATIP”. Questo programma segreto, finanziato dal Pentagono, aveva come obiettivo lo studio degli UFO o come venivano chiamati ufficialmente, UAP: Unidentified Aerial Phenomena”.

Qual’era l’obiettivo di questo nuovo progetto? L’obiettivo primario era determinare se questi oggetti, a prescindere dall’origine, rappresentassero o meno una minaccia per la sicurezza nazionale.

A differenza del progetto “Blue Book”, però, l’AATIP era molto più focalizzato sulle capacità tecnologiche osservate in questi fenomeni. Velocità e manovrabilità incredibili, cambiamenti repentini di direzione, assenza di tracce radar. Questi oggetti sfidavano le leggi della fisica così come la conosciamo. In effetti, i documenti rilasciati grazie al “Freedom of Information Act” hanno mostrato che i funzionari del Pentagono erano preoccupati, e in alcuni casi impressionati, dalle performance di questi oggetti, più che dal fatto che essi potessero provenire da altri mondi.

Ma c’è di più. Il leader del programma, Luis Elizondo, ha dichiarato pubblicamente che gli Stati Uniti hanno raccolto dati inconfutabili su oggetti volanti non identificati che operano nello spazio aereo americano e che tali oggetti non sono di origine umana. Queste affermazioni, unite a video declassificati della Marina degli Stati Uniti che mostrano oggetti sconosciuti sfrecciare nei cieli, hanno riacceso il dibattito su cosa stia davvero accadendo sopra le nostre teste.

Uno dei casi più famosi associati all'AATIP è il cosiddetto incontro del “Tic-Tac UFO” nel 2004, quando un gruppo di piloti della Marina avvistò e inseguì un oggetto a forma di tic-tac che sembrava sfidare ogni logica, volando a velocità incredibili e compiendo manovre impossibili per qualsiasi veicolo conosciuto. Quell'oggetto, ancora oggi, rimane senza una spiegazione ufficiale.

Comunque, l’AATIP è stato ufficialmente terminato nel 2012, anche se la sua chiusura non ha messo fine all’interesse governativo per gli UFO. Anzi, come rivelato da varie inchieste giornalistiche, il programma potrebbe aver semplicemente cambiato nome e modalità operative.

Perciò, la domanda che ci poniamo oggi è: cosa hanno scoperto realmente? Se c'è qualcosa che il pubblico non sa, perché non ne è stato messo a conoscenza? E quanto è grande questo segreto?

Inoltre, il passaggio dal “Progetto Blue Book” all’”AATIP” dimostra che la questione UFO non è mai stata semplicemente un fenomeno da relegare al folklore. Ci sono organismi che continuano a indagare, forse per prepararsi a una rivelazione ancora più grande.

Quindi, la domanda sorge spontanea: è possibile che ci siano prove nascoste ormai da decenni di visite da parte di intelligenze non terrestri? E se sì, perché? Da cosa ci stanno proteggendo, o cosa ci stanno nascondendo?

Una cosa è certa: gli UFO non sono solo il frutto dell'immaginazione collettiva. Ci sono dati, rapporti e tecnologie sconosciute che ancora oggi sfuggono a qualsiasi spiegazione convenzionale. Siamo solo all’inizio della scoperta di ciò che potrebbe essere una realtà molto più complessa di quanto pensiamo.

Io sono Roberto Travagliante e vi invito a iscrivervi al podcast “UFO: primo contatto”, per non perdere i prossimi episodi e a condividere le vostre storie e domande sui canali social o tramite e-mail. In descrizione, ove possibile, troverete il link al sito e ai social, per reperire il materiale collegato (immagini, video e quant’altro), in modo da poter analizzare voi stessi i fatti.

Nel frattempo, la domanda è questa, la ripeto: quanto sappiamo davvero di ciò che si nasconde sopra di noi?

Restate sintonizzati, ci ritroviamo al prossimo episodio.

Roberto Travagliante