Ep. 25 - La Vita su Marte, la CIA e il viaggio misterioso del 22 maggio 1984

February 3rd at 9:00am Roberto Travagliante

Immaginate di ricevere una busta chiusa il cui contenuto è assolutamente segreto. Voi e soltanto voi potete aprirla, anzi per essere più precisi avete l’obbligo di aprirla. Al suo interno trovate le indicazioni per una destinazione, per la destinazione di un viaggio che voi stessi dovrete compiere. Trovate delle coordinate (40,89 gradi Nord, 9,55 gradi Ovest) e vi è anche l’indicazione del momento in cui dovrete recarvi lì. Solo che il momento è 1 milione di anni fa. E la destinazione, a pensarci bene, non è neanche a portata di mano, perché stiamo parlando di Marte. Come farete a compiere un viaggio del genere, nel passato e in un luogo così remoto?

Oggi esploreremo insieme un capitolo affascinante della storia umana e della ricerca della vita extraterrestre. E per farlo, partiremo da un documento che ha dell’incredibile, un documento segreto della CIA, declassificato nel 2017, dal quale risulterebbero evidenze del fatto che la vita su Marte sia già stata scoperta oltre 40 anni fa.

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Ep.25 - La Vita su Marte, la CIA e il viaggio misterioso del 22 maggio 1984

Trascrizione dell'episodio

Immaginate di ricevere una busta chiusa il cui contenuto è assolutamente segreto. Voi e soltanto voi potete aprirla, anzi per essere più precisi avete l’obbligo di aprirla. Al suo interno trovate le indicazioni per una destinazione, per la destinazione di un viaggio che voi stessi dovrete compiere. Trovate delle coordinate (40,89 gradi Nord, 9,55 gradi Ovest) e vi è anche l’indicazione del momento in cui dovrete recarvi lì. Solo che il momento è 1 milione di anni fa. E la destinazione, a pensarci bene, non è neanche a portata di mano, perché stiamo parlando di Marte. Come farete a compiere un viaggio del genere, nel passato e in un luogo così remoto?

Ciao a tutti, audaci esploratori dell’ignoto, e benvenuti a questa nuova puntata di “UFO: primo contatto alieno”, il podcast dove parliamo dei misteri legati alle apparizioni degli UFO e dove diamo libero sfogo alle domande che ci portano oltre ciò che conosciamo e oltre il cielo che vediamo. Quelle domande sui fenomeni che non riusciamo ancora a spiegare, ma che neanche possiamo ignorare.

Io sono Roberto Travagliante e oggi esploreremo insieme un capitolo affascinante della storia umana e della ricerca della vita extraterrestre. E per farlo, partiremo da un documento che ha dell’incredibile, un documento segreto della CIA, declassificato nel 2017, dal quale risulterebbero evidenze del fatto che la vita su Marte sia già stata scoperta oltre 40 anni fa. Il documento è individuato dal codice RDP96-00788R001900760001-9. E per chi desideri vedere e analizzare il documento con i propri occhi, ne è stata messa a disposizione una copia esatta sul sito del podcast, di cui potete trovare il link in descrizione. In ogni caso sul sito trovate anche il link diretto allo stesso documento, ospitato presso il portale istituzionale della CIA.

Comunque, questo documento parla di un giorno preciso: il 22 maggio 1984. E noi partiremo da qui, perché a questo punto il 22 maggio 1984 potrebbe rappresentare per alcuni, il primo contatto con un’antica civiltà marziana.

Ma veniamo ai fatti: La storia di questo documento tenuto segreto per 40 anni inizia con un esperimento tanto insolito quanto controverso. In particolare, in quegli anni il governo degli Stati Uniti, più precisamente la DIA, vale a dire la parte militare della CIA, conduceva il Progetto Stargate, un programma segreto dedicato allo studio di fenomeni psichici come la telepatia, la psicocinesi e, soprattutto, la visione a distanza. L’obiettivo di questo progetto era quello di sfruttare le capacità extrasensoriali dell’uomo per raccogliere informazioni che diversamente sarebbero rimaste inaccessibili con i metodi tradizionali.

Le finalità di un progetto come il Progetto Stargate sono semplici da intuire. In pratica, il Progetto Stargate rappresentava una nuova arma segreta ideata dal governo degli Stati Uniti per contrastare l’Unione Sovietica. Infatti, l’obiettivo del Progetto era quello di di formare spie capaci di leggere i pensieri e di penetrare nella mente dei nemici. E, nell’ambito di questa iniziativa, tenuta classificata per tanto tempo, furono coinvolte diverse persone, selezionate tra coloro che dichiaravano di possedere capacità di percezione extrasensoriale.

È proprio nell’ambito di questo programma sperimentale, che un soggetto fu incaricato di compiere un viaggio unico nel suo genere. Non un viaggio fisico, ma uno psichico, attraverso il tempo e lo spazio. Come abbiamo detto, la destinazione era Marte e l’epoca era un milione di anni fa.

Dobbiamo precisare che del soggetto in questione non sappiamo molto per la verità, perché nel documento si parla genericamente di “soggetto”. Quindi, non ne conosciamo la sua provenienza, non sappiamo se fosse un militare, né che tipo di formazione avesse, insomma, non ne conosciamo il background. Tuttavia, il documento in questione contiene la trascrizione di tutto l’esperimento, che inizia alle 10:09, ora della costa orientale degli Stati Uniti.

Guidato dalla voce di un operatore, dopo circa 10 minuti il partecipante entra in uno stato di coscienza alterata e comincia a descrivere ciò che vede. “Un oggetto obliquo… Una piramide… una forma di piramide, color ocra. Una struttura imponente, che sembra emergere dal deserto marziano.”

A questo punto, inizia una vera e propria esplorazione, con l’operatore che dà indicazioni al soggetto e il soggetto che descrive ciò che vede.

E durante questo viaggio mentale, il soggetto parla di obelischi simili a quelli egizi, di una civiltà antica ma avanzata, e di figure alte, magre, vestite con abiti che sembrano fluttuare. Queste entità, racconta, appaiono in difficoltà, e sono alle prese con i problemi relativi al pianeta, che sta morendo. Sempre il soggetto descrive il loro atteggiamento, dominato dalla disperazione e dalla ricerca di una via di fuga.

Qualcuno, invece, sembra più carico di speranza perché sembra aver trovato un modo per partire verso un altro posto in cui vivere, forse verso un altro pianeta, forse verso la Terra stessa.

Leggendo questo documento, la parte che mi colpisce di più è quella finale di questa specie di esplorazione. Infatti, il soggetto nell’esprimere le sue impressioni, descrive un luogo davvero folle, con vulcani, sacche di gas e piante strane, vede luoghi di tipo estremamente differente, alcuni con molta vegetazione, mentre altri no. E poi, descrive tempeste di un tipo diverso rispetto a quelle che conosce.

A questo punto l’operatore richiama l’attenzione del soggetto nel presente e questa esplorazione psichica volge al termine.

A questo punto la domanda è ovvia, quasi scontata: che tipo di testimonianza è riportata in questo documento così tanto segreto? È possibile che un’organizzazione come la CIA arrivi a svolgere delle ricerche coinvolgendo sostanzialmente dei “sensitivi” e quindi affidandosi ad essi ed esplorando aspetti come la dislocazione mentale nel tempo e nello spazio, fenomeni non riconosciuti, almeno ufficialmente, dalla scienza convenzionale?

Dico la verità, se questa testimonianza non fosse riportata su un documento così importante, vi darei l’attenzione che si può dare a un racconto di fantascienza, magari considerando più che altro la bellezza del racconto, piuttosto che la sua veridicità.

Ma il fatto che una testimonianza del genere sia contenuta in un documento di questo tipo, mi fa molto riflettere.

Si è trattato di una testimonianza basata su veri poteri? Inutile dire che la storia che scaturirebbe da questa testimonianza sarebbe molto affascinante, perché in pratica un’antica razza aliena potrebbe aver colonizzato il nostro pianeta, o magari potrebbe essere venuta in contatto con i nostri antenati e aver influenzato l’evoluzione delle prime civiltà umane.

Non sappiamo se tutto ciò sia realmente accaduto, ma certamente, da quando questa testimonianza è stata declassificata dalla CIA, essa ha fatto il giro del mondo, alimentando teorie su Marte, sulla possibilità che fosse abitato in passato, e sulla connessione tra quella civiltà e l’umanità.

Quindi, il mistero resta. Era reale ciò che il soggetto descrisse? Oppure si trattava di una costruzione mentale, un prodotto dell’immaginazione incentivata dalle tecniche usate nel progetto? Non ci sono prove tangibili che confermino le visioni. Ma ciò che intriga è come alcuni dettagli sembrino collimare con ciò che oggi ipotizziamo su Marte: un pianeta che, in passato, potrebbe aver ospitato acqua, vita e, chissà, una civiltà.

In definitiva, questa storia ci lascia con molte domande. Se fosse vera, significherebbe che siamo legati a Marte da un filo sottile, una connessione antica e in parte dimenticata. Se invece fosse falsa, resterebbe comunque un esempio straordinario di quanto la mente umana sia capace di creare attraverso il potere dell’immaginazione.

Ma forse non è questo il punto. Forse ciò che conta davvero è il viaggio stesso. La capacità dell’uomo di ricorrere ad ogni sforzo possibile e di osare, di spingersi oltre i confini del noto per esplorare l’ignoto, sia esso su Marte, nella nostra galassia, o dentro noi stessi.

Io sono Roberto Travagliante e vi invito a iscrivervi al podcast “UFO: primo contatto alieno”, per non perdere i prossimi episodi e a condividere le vostre storie e domande sui canali social o tramite e-mail. In descrizione, ove possibile, troverete il link al sito e ai social, per reperire il materiale collegato (immagini, video e quant’altro), in modo da poter analizzare voi stessi i fatti.

E ricordate: ogni nuovo tassello che aggiungiamo al mosaico dell’ignoto ci porta più vicini a rispondere alla domanda più grande di tutte: siamo soli nell’universo? Restate con noi, perché nel prossimo episodio esploreremo un altro affascinante mistero tra le stelle.

Altro materiale

Il documento CIA desecretato che descrive l'esperimento: LINK

Lo stesso documento presente sul sito della CIA: https://www.cia.gov/readingroom/docs/cia-rdp96-00788r001900760001-9.pdf

Roberto Travagliante