Ep. 31 - La teoria delle civiltà iper-avanzate

March 17th at 9:00am Roberto Travagliante

Normalmente, siamo soliti pensare all’umanità come l’unica civiltà che è stata in grado di raggiungere un livello tecnologico avanzato. Il che è vero, ma soltanto se pensiamo al nostro pianeta. E se esistessero esseri là fuori, in grado di manipolare la materia e l’energia a livelli che noi possiamo solo sognare? Civiltà talmente progredite da poter costruire megastrutture attorno alle stelle, viaggiare tra le galassie come noi attraversiamo gli oceani e magari, chissà… controllare la realtà stessa?

Oggi esploreremo una delle teorie più affascinanti e inquietanti della moderna astrobiologia: vale a dire l’esistenza di civiltà iper-avanzate. Civiltà che potrebbero aver superato ogni limite della tecnologia e della scienza, fino a diventare, agli occhi di una specie come la nostra, indistinguibili dagli dèi.

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Ep. 31 - La teoria delle civiltà iper-avanzate

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Normalmente, siamo soliti pensare all’umanità come l’unica civiltà che è stata in grado di raggiungere un livello tecnologico avanzato. Il che è vero, ma soltanto se pensiamo al nostro pianeta. E se esistessero esseri là fuori, in grado di manipolare la materia e l’energia a livelli che noi possiamo solo sognare? Civiltà talmente progredite da poter costruire megastrutture attorno alle stelle, viaggiare tra le galassie come noi attraversiamo gli oceani e magari, chissà… controllare la realtà stessa?

Ciao a tutti, audaci esploratori dell’ignoto, e benvenuti a questa nuova puntata di “UFO: primo contatto alieno”, il podcast dove parliamo dei misteri legati alle apparizioni degli UFO e dove diamo libero sfogo alle domande che ci portano oltre ciò che conosciamo e oltre il cielo che vediamo. Quelle domande sui fenomeni che non riusciamo ancora a spiegare, ma che neanche possiamo ignorare.

Io sono Roberto Travagliante e oggi esploreremo una delle teorie più affascinanti e inquietanti della moderna astrobiologia: vale a dire l’esistenza di civiltà iper-avanzate. Civiltà che potrebbero aver superato ogni limite della tecnologia e della scienza, fino a diventare, agli occhi di una specie come la nostra, indistinguibili dagli dèi.

Ma come facciamo a misurare il progresso di una civiltà? In fin dei conti, al momento, non abbiamo conferme dell’esistenza di una civiltà più avanzata di quella umana. Quindi, appare difficile stabilire dei parametri per determinare il grado di evoluzione di società aliene che potrebbero risultare del tutto incomprensibili per noi. Bene, a fare una classificazione delle civiltà in base al possibile progresso ci ha provato l’astronomo sovietico Nikolai Kardashev, nel 1964.

Abbiamo accennato a Kardashev già nel precedente episodio, parlando dei buchi neri e ipotizzando che essi siano utilizzabili come possibili porte cosmiche per il viaggio interstellare. Bene, in particolare, Kardashev propose una classificazione basata sul consumo e sul controllo dell’energia. Diciamo che si tratta più che altro di uno strumento teorico, al momento, ma che risulta comunque interessante, perché può essere utilizzato come base per catalogare eventuali società aliene con cui potremmo venire a contatto.

Secondo Kardashev, le civiltà si collocano in una scala che va dal tipo 1 al tipo 3, in cui una civiltà di tipo 1 consiste in una civiltà in grado di sfruttare tutta l’energia disponibile sul proprio pianeta. Per intenderci, secondo questa classificazione, noi umani non siamo ancora neanche a questo livello, anche se potremmo avvicinarci in breve tempo. Invece, una civiltà di Tipo 2 è una civiltà capace di sfruttare l’energia della propria stella, magari in grado di costruire strutture immense come la Sfera di Dyson, consistente in un gigantesco involucro in grado di racchiudere il sole per catturarne tutta l’energia. Ancora, una civiltà di Tipo 3 è una civiltà che è capace di controllare l’energia di un’intera galassia. Gli esseri appartenenti ad una civiltà del terzo tipo potrebbero essere in grado di viaggiare tra le stelle, colonizzare interi sistemi solari e costruire strutture su scala cosmica.

Ora, in questa classificazione Kardashev si è fermato al Tipo 3, ma molti scienziati e teorici hanno esteso questa sua classificazione, ipotizzando ulteriori livelli ancora superiori e prevedendo, più precisamente, un tipo 4, riguardante civiltà in grado di manipolare l’energia di un intero ammasso di galassie, un tipo 5, riguardante civiltà capaci di controllare l’intero universo. Ovviamente, nessuno vieta che vi sia un’ulteriore evoluzione, che vada oltre il tipo 5, ma civiltà del genere trascendono la nostra concezione della realtà stessa, quindi chissà…

Ma c’è un problema. Se queste civiltà esistessero… dove sono? Ecco che questa domanda ci fa tornare al Paradosso di Fermi, di cui abbiamo già parlato in un precedente episodio, il numero 6. Se l’universo è così grande e antico, e se le civiltà possono raggiungere livelli iper-avanzati… perché non vediamo segni della loro esistenza?

Nell’episodio 6 abbiamo dato alcune delle risposte possibili a questo enigma e, se non l’avete ascoltato, vi suggerisco di farlo, ma a parte le risposte che cercano di spiegare perché non abbiamo conferme certe e unanimi della loro esistenza, vi è un’ipotesi che pone un interrogativo molto interessante e forse inquietante: e se gli alieni fossero già qui?

Cioè, cosa succederebbe se queste civiltà iper-avanzate fossero già qui sulla Terra, ma noi non fossimo in grado di percepirle?

Molti ricercatori UFO sostengono che alcune manifestazioni inspiegabili, come alcuni oggetti volanti non identificati (UAP) che sfidano le leggi della fisica, potrebbero essere prove di tecnologie superiori.

E poi c’è la possibilità che queste civiltà abbiano imparato a manipolare lo spazio-tempo. In questo senso, alcuni fenomeni paranormali, come esperienze di rapimenti alieni o apparizioni inspiegabili, potrebbero essere il risultato di interazioni con esseri che operano, come dire, su frequenze o dimensioni diverse dalle nostre.

C’è addirittura chi ipotizza che gli UFO potrebbero non essere visitatori alieni, ma il risultato di esperimenti condotti da una civiltà avanzata che ha sempre co-abitato la Terra, insieme all’uomo. Una civiltà pre-umana, diciamo, scomparsa dalla nostra storia ma ancora presente in forme che non riusciamo a comprendere.

Quindi, in definitiva, se le civiltà iper-avanzate esistono, potrebbero essere in grado di creare universi, viaggiare nel tempo o persino riscrivere la realtà. Questo potrebbe diventare un ostacolo per incontrarle?

O meglio, saremmo in grado di percepirle?

E, soprattutto, cosa potrebbe accadere, nel giorno del nostro primo contatto con loro?

Grazie per aver ascoltato questa puntata di “UFO: primo contatto alieno”. Io sono Roberto Travagliante e vi invito a iscrivervi al podcast per non perdere i prossimi episodi e a condividere le vostre storie e domande sui nostri canali social o tramite e-mail. In descrizione, ove possibile, troverete il link al sito e ai social, per reperire il materiale collegato (immagini, video e quant’altro), in modo da poter analizzare voi stessi i fatti.

Nel frattempo, ricordate: l’universo è vasto, oscuro e pieno di misteri. E ogni luce nel cielo potrebbe essere un segnale, ogni ombra potrebbe nascondere una verità sconvolgente. Forse non siamo soli… e passo dopo passo riusciremo ad avere le risposte che cerchiamo.

Ci ritroviamo alla prossima puntata.

Roberto Travagliante